Giustizia è fatta all’OCAVA!
COMUNICATO STAMPA FIOM-CGIL
Il giorno 10 dicembre 2024, la Corte Suprema di Cassazione di Roma ha finalmente ed in via definitiva confermato la condanna nei confronti dei due dirigenti della OCAVA, Fiorenzo Nicola e Debernardi Andrea, in allora rispettivamente il primo amministratore delegato ed il secondo responsabile con delega alla sicurezza, riconoscendo la loro responsabilità per la morte di Marchica Antonino , lavoratore addetto alla Spara Anime, a seguito dell’infortunio sul lavoro occorsogli il 4 dicembre 2015.
In primo grado il Tribunale di Asti aveva assolto i due imputati e sono stati necessari ben altri 4 gradi di giudizio (due avanti alla Corte d’Appello Penale di Torino e due avanti alla Corte di Cassazione) per riformare definitivamente tale sentenza accertando che la morte di Marchica era stata dovuta all’omissione delle dovute misure di sicurezza da parte dei responsabili aziendali.
La perseveranza da parte della Fiom, che, costituitasi parte civile nel processo con l’assistenza dell’avvocata Elena Poli, ha affiancato la Pubblica Accusa sostenendo tenacemente la responsabilità degli imputati nel corso di tutti i 5 gradi di giudizio, ha permesso di ottenere giustizia per un lavoratore rimasto vittima di un incidente mortale dovuto, come troppo spesso accade, alla violazione da parte dell’azienda delle normative in materia di sicurezza sul lavoro.